In che modo la tua smart car ti monitora (e cosa puoi fare al riguardo)

Privacy news
25 min
  • Le smart car sollevano notevoli problemi di privacy a causa delle loro diffuse pratiche di raccolta dei dati
  • Un recente studio indica che quasi tutte le case automobilistiche raccolgono informazioni sui propri conducenti, con uno sbalorditivo 84% di loro che procede a condividere o vendere questi dati.
  • Queste informazioni includono categorie sensibili come informazioni biometriche, dati sulla posizione, dettagli personali e persino orientamento sessuale.
  • Privacy4Cars, un’azienda automobilistica con sede negli Stati Uniti, ha introdotto lo strumento Vehicle Privacy Report all’inizio di quest’anno per informare i conducenti sull’entità della raccolta di dati da parte dei veicoli.
  • ExpressVPN ha utilizzato questo strumento per analizzare le auto più popolari negli Stati Uniti, rivelando la quantità di informazioni che raccolgono.
  • Fino a quando non ci saranno normative più chiare sulla privacy dei dati delle auto, esistono misure che puoi adottare per salvaguardare le tue informazioni personali dalla raccolta e dalla condivisione da parte della tua smart car.
  • Ad esempio, puoi rifiutare la vendita di dati e la pubblicità comportamentale quando ti connetti all’hotspot Wi-Fi dell’auto, oltre all’utilizzo di una VPN incentrata sulla privacy.

Le auto moderne non sono più dei semplici veicoli, ma dei veri e propri data center mobili, simili a smartphone su ruote, che raccolgono silenziosamente una grande quantità di informazioni su di noi mentre guidiamo. Dal tracciamento dei nostri percorsi al monitoraggio delle abitudini di guida e persino all’approfondimento dei dettagli biometrici, i nostri veicoli stanno accumulando silenziosamente un sacco di dati, spesso senza che ce ne rendiamo conto.

Man mano che le auto diventano sempre più automatizzate e connesse, le aziende produttrici acquisiscono un maggiore controllo sulle loro funzionalità e sulla raccolta dei dati. Questa transizione solleva una preoccupante questione in fatto di privacy, poiché le nostre posizioni e le nostre informazioni personali vengono incanalate verso i produttori e, in alcuni casi, scambiate da terze parti discutibili.

In effetti, un recente studio della Mozilla Foundation ha etichettato le auto come la peggiore categoria di prodotti che abbiano mai valutato in fatto di privacy. I risultati allarmanti includono l’eccessiva raccolta di dati personali, la diffusa condivisione dei dati e una notevole mancanza di controllo da parte degli utenti sulle proprie informazioni. Questa situazione evidenzia l’urgente necessità di una regolamentazione più chiara sulla privacy dei dati legata alle auto.

Tuttavia, fino a quando queste soluzioni non saranno in atto, i conducenti possono adottare misure pro-attive rimanendo informati. Continua la lettura per scoprire tutto ciò che devi sapere su come avviene il tracciamento da parte della tua smart car, sui dati che condivide e su cosa puoi fare al riguardo.

Cosa conosce la tua auto

Ogni volta che usi gli indicatori di direzione, non stai solo attivando una luce, ma stai inviando un messaggio digitale attraverso l’intricata rete interna della tua auto. Questa azione apparentemente insignificante la dice lunga sull’incredibile progresso delle moderne automobili.

Sebbene fin dagli anni ’70, le auto siano sempre state dotate di una sorta di computer di bordo, quelle di oggi possiamo inserirle in un categoria a sé stante. McKinsey prevede che entro il 2030, circa il 95% dei nuovi veicoli venduti in tutto il mondo sarà interconnesso.

Questi moderni veicoli sono dotati di una serie di funzioni avanzate, gestibili tramite schermi touch che rispondono al minimo tocco, a un determinato gesto e persino a un comando vocale. Tutto questo progresso porta però delle conseguenze non di poco conto: ogni interazione con la tua auto genera un record, da quando giri il volante a quando sblocchi le portiere. Queste informazioni vengono in genere raccolte e archiviate dalla casa automobilistica.

In che modo la tua auto raccoglie i dati

Telematica

L’intensità della frenata, l’accelerazione, l’utilizzo dei fari, l’attivazione dei tergicristalli e persino l’apertura della portiera lato guidatore contribuiscono a creare un profilo dettagliato del conducente. Questa ricchezza di dati ha dato origine a un intero settore incentrato sulla telematica, ovvero l’arte e la scienza del monitoraggio, della registrazione e dell’analisi del comportamento di guida. È alla base di incentivi come gli sconti per i conducenti più disciplinati offerti dalle compagnie assicurative e inaugura una nuova era di esperienze di guida personalizzate.

Servizi e dispositivi connessi

Ma le capacità della tua auto vanno oltre le azioni fisiche che sei solito eseguire durante la guida. Anche i servizi accessibili attraverso il cruscotto dell’auto, come la sintonizzazione delle stazioni radio, i canali del sistema di infotainment o il navigatore GPS contribuiscono all’insieme dei dati raccolti. Le case automobilistiche possono inoltre accedere ai dati dal tuo telefono quando scarichi l’app legata alla tua auto.

Fonti di dati esterne

Le case automobilistiche possono raccogliere ulteriori informazioni su di te da broker di dati, concessionari di auto (che hanno informazioni dai test drive), i tuoi profili sui social media e fonti governative.

20 modi in cui la tua smart car può monitorarti

Vediamo di entrare un po’ nello specifico. Ecco come una smart car può monitorare il suo conducente:

1. Tracciamento della posizione

La tecnologia GPS consente alle smart car di determinare la propria posizione esatta, abilitando funzioni come la navigazione e fornendo dati sui modelli di viaggio.

2. Modelli di traffico e ingorghi

Le smart car sono in grado di raccogliere dati sui modelli di traffico e ingorghi, che vengono poi utilizzati per migliorare gli algoritmi di navigazione e routing. Tuttavia, questi dati possono essere utilizzati anche per tracciare i singoli veicoli e i loro movimenti.

3. Comportamento di guida

Le smart car monitorano fattori come l’accelerazione, la frenata, la velocità e i modelli di sterzata per analizzare il modo in cui un conducente utilizza il veicolo.

4. Preferenze all’interno del veicolo

Queste includono impostazioni come la posizione del sedile, il climatizzatore e le scelte di entertainment, che vengono registrate per fornire un’esperienza di guida personalizzata.

5. Dati biometrici

Alcune smart car possono raccogliere dati biometrici, come impronte digitali e scansioni facciali. Questi dati possono essere utilizzati per motivi di sicurezza, come lo sblocco dell’auto o l’avviamento del motore.

6. Dati provenienti da dispositivi sincronizzati 

A seconda del produttore, la tua smart car potrebbe avere la capacità di accedere e raccogliere dati dai tuoi dispositivi mobili sincronizzati. Ciò include i registri delle chiamate, i messaggi e l’utilizzo delle app.

7. Telecamere e sensori esterni

Le smart car utilizzano una varietà di sensori e telecamere per monitorare l’ambiente circostante, abilitando funzioni come l’assistenza al parcheggio, il mantenimento della corsia di marcia e la prevenzione delle collisioni.

8. Dati ambientali

Le smart car possono inoltre raccogliere dati sull’ambiente che le circonda, come la qualità dell’aria, la temperatura e le condizioni stradali. Questi dati possono essere utilizzati per migliorare la navigazione, i sistemi di sicurezza e il monitoraggio ambientale.

9. Riconoscimento vocale

Le smart car con sistemi di riconoscimento vocale sono in grado di tenere traccia di ciò che dicono il conducente e i passeggeri. Questi dati possono essere utilizzati per controllare le funzioni dell’auto, come il climatizzatore, il sistema di navigazione e il sistema di infotainment.

10. Informazioni sul registro di viaggio

Queste includono informazioni sull’inizio e la fine di un viaggio, nonché i dettagli specifici del viaggio stesso (ad esempio, il percorso effettuato).

11. Dati del sistema airbag

Alcune auto raccolgono dati relativi al sistema airbag, comprese le informazioni sul peso e sulla posizione del corpo, che vengono memorizzate a bordo. Questi dati possono essere utilizzati per diagnosticare i problemi dei veicoli e indagare sugli incidenti.

12. Dati di bordo

Si tratta di dati generati dall’auto, ma non necessariamente inviati al produttore, a meno che non vi si acceda utilizzando strumenti di estrazione dati esterni. Coprono un’ampia gamma di informazioni, tra cui le prestazioni del motore, la pressione dei pneumatici e i livelli dei fluidi, aiutando così la manutenzione e la diagnostica.

13. Analisi dei media

Anche le informazioni su ciò che ascolti in auto, come le stazioni radio e le fonti multimediali, possono essere tracciate. Ciò include i programmi e i canali che vengono visualizzati sul sistema di infotainment dei sedili posteriori, gli accessi a vari siti di streaming e i dati su quali funzionalità del sistema di infotainment vengono utilizzate, come la navigazione, la musica e le regolazioni delle impostazioni.

14. Dati relativi alla batteria, all’avviamento e ai finestrini

È possibile raccogliere informazioni sullo stato del veicolo, tra cui lo stato della batteria, lo stato dell’avviamento e la posizione dei finestrini.

15. Informazioni diagnostiche

Le smart car possono tenere traccia di una varietà di informazioni diagnostiche, come i codici di guasto e i dati sulle prestazioni del sistema. Questi dati possono essere utilizzati per diagnosticare i problemi del veicolo e migliorarne l’affidabilità.

16. Controllo della stabilità ed eventi antibloccaggio

La registrazione dei casi in cui vengono attivate queste funzioni di sicurezza fornisce informazioni sulle condizioni di guida e sui potenziali pericoli.

17. Avvisi di sicurezza/furto

Le smart car sono in grado di generare avvisi relativi a sicurezza e furto. Questi avvisi possono essere inviati allo smartphone del proprietario del veicolo o a un servizio di monitoraggio.

18. Utilizzo dei dati Wi-Fi

Le smart car possono monitorare l’utilizzo dei dati Wi-Fi, ad esempio quali siti web vengono visitati dal conducente e i passeggeri. Questi dati possono essere utilizzati per personalizzare l’esperienza di guida e proporre pubblicità mirate.

19. Consumo energetico domestico 

I veicoli elettrici possono monitorare il consumo di energia domestica. Ciò include dati sulle abitudini di ricarica e sui modelli di consumo energetico.

20. Manutenzione del veicolo

Le smart car sono in grado di raccogliere dati sulle proprie prestazioni e sulle esigenze di manutenzione. Questi dati possono essere utilizzati per migliorare l’affidabilità e la sicurezza del veicolo, ma anche per monitorare l’utilizzo individuale.

Questo semplice tweet racchiude diverse complessità. In risposta a un annuncio di Tesla secondo cui le loro auto sarebbero in grado di preordinare i propri pezzi di ricambio, un utente risponde così: “Immagina di controllare il tuo account e scoprire che la tua auto ha appena ordinato nuovi pneumatici al posto tuo. Incredibile.”

Perché il tracciamento da parte delle smart car rappresenta un incubo per la privacy

Nonostante Le smart car abbiano rivoluzionato la nostra esperienza di guida, offrendo connettività e praticità senza precedenti, presentano comunque uno svantaggio significativo: una grave invasione della privacy e della sicurezza. In effetti, pochi prodotti raccolgono così tante informazioni sulle azioni, la posizione e le conversazioni di un individuo come una smart car.

L’entità della raccolta dei dati

I veicoli smart raccolgono continuamente dati, li trasmettono in modalità wireless ai produttori e spesso li condividono con fornitori di servizi di terze parti. La gamma di informazioni raccolte è sbalorditiva:

Dati personali: Nome, età, indirizzo, numero di previdenza sociale, numero di patente di guida.

Specifiche sulla posizione: Dati GPS precisi, cronologia del percorso e programma di guida.

Tracce digitali: Indirizzo IP, posizione del dispositivo mobile, contenuto delle ricerche.

Approfondimenti demografici: Sesso, etnia e altri dati personali.

Informazioni finanziarie: Dettagli di pagamento, acquisto e finanziamento del veicolo.

Dati biometrici: Riconoscimento facciale, vocale e tramite impronte digitali.

Modelli comportamentali: Abitudini di guida, stile e persino immagini 3D intorno al tuo veicolo.

E i produttori di smart car non si fermano qui. Attraverso fonti di dati esterne, compiono un ulteriore passo avanti, approfondendo aspetti come il reddito, la razza e persino dettagli intimi come l’attività sessuale (non stiamo scherzando!) e le informazioni genetiche. Possono inoltre accedere alle tue foto, al calendario e agli elenchi di cose da fare se le tue impostazioni sulla privacy lo consentono.

Nella propria informativa sulla privacy (disponibile qui in inglese), Nissan U.S. dichiara esplicitamente di raccogliere e condividere dati sensibili come l’attività sessuale, le diagnosi sulla salute e le informazioni genetiche per scopi di marketing mirati. L’informativa sulla privacy non chiarisce però come vengono ottenute queste informazioni.

Dove vanno a finire i tuoi dati personali?

Sebbene i produttori siano legalmente obbligati a delineare queste pratiche nelle loro informative sulla privacy, la complessità di questi documenti confonde spesso i consumatori. Anche se queste politiche variano in base alla casa automobilistica, i principali destinatari di questi dati includono:

  • Fornitori di servizi (anche se non è specificato quali)
  • Agenzie governative
  • Forze dell’ordine
  • Agenzie pubblicitarie e di ricerca
  • Altri conducenti (di solito per migliorare il flusso del traffico o segnalare incidenti) 
  • Rivenditori
  • Piattaforme di social media
  • Broker di dati
  • Giganti della tecnologia come Apple CarPlay, Android Auto e Amazon Alexa
  • Affiliati
  • SiriusXM, OnStar, e altri servizi connessi 

Il torbido mondo dei broker di dati 

Uno degli aspetti più preoccupanti del monitoraggio effettuato dalle smart car risiede nel coinvolgimento dei broker di dati. Queste entità operano in un regno oscuro, scambiando dati generati dalle auto senza ottenere il consenso esplicito dei proprietari dei veicoli. Questa pratica solleva notevoli preoccupazioni, tra cui:

  1. Uso improprio dei dati personali: Quando le aziende non riescono a essere trasparenti su come gestiscono i dati personali, erodono il principio del consenso informato. Ciò espone le persone al rischio di vedere sfruttate le proprie informazioni personali
  2. Pubblicità mirata: I broker di dati possono utilizzare le informazioni sui conducenti per bombardare letteralmente le persone con pubblicità mirate. Questo spesso accade senza che le persone sappiano come sono stati ottenuti i loro dati.
  3. Sorveglianza invasiva: Questi dati possono essere utilizzati per scopi più sinistri, portando a una sorveglianza indesiderata che si intromette nella privacy personale.
  4. Discriminazione e profilazione: I broker di dati possono compilare set dettagliati di informazioni per creare profili altamente specifici su determinati individui. Ciò può portare a potenziali discriminazioni basate su fattori come razza, reddito o stile di vita o dar vita a profili che non riflettono accuratamente le vere caratteristiche del singolo individuo.

La natura non regolamentata dell’intermediazione dei dati solleva interrogativi sulle responsabilità. Senza una chiara supervisione o pratiche standardizzate del settore, è difficile ritenere queste entità responsabili di qualsiasi uso improprio o cattiva gestione dei dati che acquisiscono.

Gli hacker possono ottenere l’accesso ai tuoi dati

Il commercio di informazioni sensibili da parte dei broker di dati introduce anche potenziali vulnerabilità legate alla sicurezza. In caso di violazione dei dati o attacco informatico, queste preziose informazioni potrebbero cadere nelle mani sbagliate, esponendo le persone a una serie di rischi, dal furto di identità allo stalking.

Il 68% dei marchi automobilistici mostra un record di tracciamento negativo, evidenziando recenti lacune nella protezione della privacy dei propri utenti attraverso fughe di notizie, violazioni o hackeraggi. Alcuni dei casi più importanti includono:

  • Volkswagen e Audi: Nel 2021, una violazione dei dati tra le consociate ha avuto un impatto su 3,3 milioni di utenti.
  • Toyota: Nel corso di dieci anni, dal 2013 al 2023, Toyota ha esposto i dati di 2,15 milioni di utenti, evidenziando una prolungata lacuna nella sicurezza dei dati.
  • Mercedes-Benz: Nel giugno 2022, Mercedes-Benz ha divulgato una fuga di dati derivante da un fornitore di terze parti, compromettendo le informazioni personali di 1,6 milioni di clienti potenziali ed esistenti. Ciò includeva dettagli sensibili come nomi, indirizzi, numeri di telefono e indirizzi email.

Queste violazioni possono avere conseguenze di vasta portata per gli individui coinvolti, dal furto di identità agli attacchi informatici mirati.

I dati della tua smart car possono essere utilizzati contro di te

Un altro aspetto preoccupante della raccolta dei dati da parte delle smart car è che possono essere utilizzati contro di te in un caso giudiziario. Le forze dell’ordine di tutto il mondo accedono sempre più spesso ai dati personali delle auto per scopi investigativi. Ciò include non solo la cronologia delle posizioni, ma anche le comunicazioni personali.

I produttori di veicoli sono noti per condividere le registrazioni vocali e la cronologia delle posizioni, spesso all’insaputa o senza il consenso degli occupanti. In alcuni casi, le persone pur non essendo iscritte al servizio, vedono registrati i propri movimenti.

Secondo la Mozilla Foundation, il 56% delle case automobilistiche ha dichiarato di condividere le informazioni dei propri conducenti con governo o forze dell’ordine in risposta a una “richiesta”, formale o informale.

Analisi dei migliori modelli di auto negli Stati Uniti

Per creare maggiore consapevolezza sulle pratiche di raccolta dei dati, Privacy4Cars, un’azienda automobilistica statunitense, ha presentato il proprio Vehicle Privacy Report all’inizio di quest’anno.

Lo strumento online funziona utilizzando il numero di identificazione del veicolo (VIN) di un’auto, un identificatore univoco molto simile a un’impronta digitale per i veicoli. Tale numero viene poi messo a confronto con i documenti pubblici delle informative di ciascun produttore, fornendo un quadro completo del panorama dei dati. In questo modo, il rapporto rivela l’enorme quantità di informazioni che le nostre auto intelligenti sono in grado di raccogliere e trasmettere ai produttori.

Lo strumento classifica i veicoli come “smartphone su ruote” o “dischi rigidi su ruote”. Quest’ultima designazione viene utilizzata per i veicoli dotati di telematica, ma con una connessione del cellulare non più funzionante (a causa della tecnologia 3G o precedente). 

Per ottenere ulteriori informazioni, utilizzando i numeri VIN disponibili pubblicamente, abbiamo analizzato le cinque auto più popolari in America (secondo una ricerca della piattaforma automobilistica Edmunds Inc.) attraverso lo strumento Privacy4Cars. Ecco cosa abbiamo scoperto:

Chevrolet Silverado 2023

La Chevy Silverado detiene la corona di veicolo più venduto negli Stati Uniti nel 2023. Tuttavia, grazie alle sue avanzate capacità telematiche, raccoglie attivamente una grande quantità di dati sia sul conducente che sulle operazioni del veicolo.

Questa raccolta di dati riguarda dettagli personali come nomi, indirizzi e indirizzi email. Si estende inoltre ai riconoscimenti biometrici come le impronte digitali o i tratti del viso, il tutto tenendo sotto controllo la posizione del conducente. Sebbene la formulazione della politica relativa ai dati telefonici sincronizzati possa essere contorta, il veicolo crea profili utente in base alle abitudini e alle preferenze individuali del conducente.

L’ambito della raccolta dei dati è ampio e spazia dalle immagini delle telecamere e le metriche dei sensori fino ai comandi vocali, al controllo della stabilità e agli eventi antibloccaggio. Non lascia nulla di intentato, registrando persino l’uso del sistema di infotainment, dalla radio all’intrattenimento sui sedili posteriori.

Oltre a questi dettagli, la Silverado registra informazioni specifiche come lo stato della batteria, i dettagli dell’accensione, il funzionamento dei finestrini, lo stato della meccanica e le informazioni diagnostiche. Tiene inoltre traccia del viaggio del conducente, registrando la posizione, la cronologia del percorso, la velocità e gli eventi di guida degni di nota come frenate, sterzate e curve.

Per quanto riguarda la condivisione dei dati, Silverado divulga informazioni agli affiliati all’interno della rete General Motors, ai fornitori di servizi di terze parti, agli assicuratori e alle agenzie governative. Tuttavia, l’informativa sulla privacy lascia dubbi sul fatto che i dati vengano o meno condivisi con i broker di dati, poiché il produttore non lo afferma né lo nega esplicitamente.

Ford F-150 2023

Come i suoi modelli contemporanei, questo pick-up non fornisce informazioni sulla cancellazione dei dati, nonostante raccolga una grande quantità di informazioni sui suoi proprietari. Ciò include nomi, località e dettagli della patente di guida. Il produttore è inoltre incline a utilizzare identificatori e profili utente e a tenere traccia dei dettagli sulla posizione. Tuttavia, la posizione dell’auto sui telefoni sincronizzati e sui dati biometrici è un po’ controversa.

Anche le abitudini di un guidatore non fanno certo eccezione. Ford tiene sotto controllo la velocità, l’uso dei pedali e persino l’inserimento delle cinture di sicurezza. Il veicolo funge da registratore silenzioso, documentando percorsi, velocità e persino le condizioni meteorologiche locali.

Quando si tratta di condivisione dei dati, Ford non si tira certo indietro. Diffonde regolarmente i dati ad affiliati, fornitori di servizi, assicuratori ed enti governativi. La posizione sui broker di dati, tuttavia, rimane elusiva.

RAM 1500 2023

RAM è di proprietà di Stellantis, un’azienda nata dalla fusione di Fiat Chrysler Automobiles e del gruppo Peugeot nel 2021. Di conseguenza, RAM utilizza la stessa informativa sulla privacy e i termini di servizio dei servizi connessi di Chrysler, Dodge e Fiat.

Quando si tratta di dati personali, RAM opta per una politica di “non cancellazione”, inclusi identificatori personali di nomi e indirizzi a numeri di previdenza sociale e dettagli della patente di guida, nonché dati biometrici. La RAM monitora anche le abitudini di guida, registrando timestamp, velocità, accelerazione e frenata. Il veicolo tiene traccia dei dettagli di viaggio come la posizione, il meteo e i percorsi effettuati. Tiene inoltre sotto controllo il proprio stato di manutenzione, monitorando il rifornimento, i livelli della batteria e le immagini della telecamera.

In termini di telefoni sincronizzati, la politica della RAM non è così chiara. Sebbene i dati non vengano prelevati direttamente dai telefoni sincronizzati nei veicoli, esiste un’eccezione per le app remote per dispositivi mobili a marchio RAM.

Il lato positivo è che la RAM offre tre strade per consentire alle persone di gestire i propri dati personali nella maggior parte dei loro nuovi veicoli. Ciò include l’attivazione o la disattivazione della raccolta dei dati di geolocalizzazione, l’attivazione o la disattivazione di specifici utilizzi dei dati attraverso i canali digitali e la richiesta del “diritto all’oblio”.

Honda CR-V 2023

Le pratiche di raccolta dei dati da parte di Honda comportano la raccolta di un’ampia gamma di informazioni, che l’azienda classifica come “informazioni coperte”. Ciò include dettagli di identificazione personale come informazioni di contatto, numeri di previdenza sociale e dettagli sulla patente di guida. 

A differenza di altri modelli Honda, la CR-V raccoglie specificamente informazioni sullo stato del veicolo, inclusi i livelli di carburante, la pressione dei pneumatici e la carica della batteria. L’auto registra anche i dati di viaggio, come l’ora di partenza e di arrivo, oltre a monitorare lo stato del sistema airbag.

Inoltre, la CR-V raccoglie informazioni su come vengono utilizzate le funzioni connesse del veicolo, che possono includere la cronologia delle ricerche, i registri delle chiamate e i comandi vocali (che potenzialmente includono registrazioni audio). Vengono inoltre monitorate le informazioni sul comportamento del conducente, inclusi dettagli come la posizione del pedale, il regime del motore e l’angolo di sterzata.

Per quanto riguarda i dati biometrici, non è chiaro come Honda utilizzi questo tipo di informazioni in quanto non è esplicitamente indicato nell’informativa sulla privacy dell’auto. Tuttavia, ha dichiarato attraverso un portavoce che le proprie auto negli Stati Uniti dispongono di sistemi che trasferiscono la biometria all’azienda. 

Inoltre, il sistema airbag può raccogliere informazioni sul peso e sulla posizione del corpo, anche se questi dati sono memorizzati localmente sul computer di bordo e accessibili solo tramite una connessione fisica, con l’accesso regolato da leggi statali e federali.

Tesla Model Y 2023

Tesla non dispone di una politica chiara in fatto di eliminazione dei dati degli utenti, il che suggerisce che le informazioni potrebbero potenzialmente essere conservate a tempo indeterminato. Ciò solleva preoccupazioni sul livello di controllo che gli utenti hanno effettivamente sulle proprie informazioni personali.

Inoltre, l’informativa sulla privacy di Tesla offre all’azienda un ampio margine di manovra in termini di utilizzo e condivisione dei dati degli utenti per scopi che l’azienda ritiene “necessari o appropriati”. Se da un lato questo offre a Tesla flessibilità, dall’altro riduce l’influenza che gli utenti possono applicare sul modo in cui le loro informazioni vengono utilizzate.

Tesla è aperta alla raccolta di dati sui propri conducenti sotto forma di identificatori personali, oltre a tenere traccia anche dei dati sulla posizione. Tuttavia, le politiche dell’azienda in merito alle informazioni telefoniche sincronizzate, ai profili utente e alla biometria risultano avvolte da un velo di mistero, lasciando gli utenti incerti su come venga gestita questa particolare categoria.

Per quanto riguarda la condivisione dei dati, Tesla collabora ampiamente con affiliati, fornitori di servizi, compagnie assicurative ed enti governativi. Tuttavia, non è del tutto chiaro fino a che punto i dati vengano condivisi con i broker di dati. Questa omissione nell’informativa sulla privacy di Tesla, come quelle di cui sopra, dovrebbe rappresentare un campanello d’allarme significativo per i conducenti. 

La strada da percorrere: necessità di una regolamentazione più rigorosa sui dati delle smart car

La maggior parte dei marchi di smart car non è all’altezza dell’uso e della sicurezza dei dati, dimostrando uno scarso controllo su queste informazioni. Nessuna delle politiche delineate dalla maggior parte delle case automobilistiche offre una visione completa del modo in cui vengono utilizzati e condivisi i dati dei conducenti.

Anche il concetto di “consenso” nel mondo delle smart car è spesso illusorio. A differenza dei dispositivi smart per la casa che risultano del tutto opzionali, guidare rappresenta una vera e propria necessità per molte persone. Le aziende eludono o presumono spesso il consenso dell’utente, supponendo che tu abbia letto e accettato le loro informative prima ancora di salire sul veicolo. Subaru, ad esempio, afferma che i passeggeri “acconsentono” implicitamente all’uso, e potenzialmente alla vendita, delle loro informazioni personali semplicemente stando all’interno del veicolo.

Tesla fa un ulteriore passo avanti, consentendo all’utente di rinunciare alla raccolta dei dati, ma con un velato avvertimento che tale rinuncia potrebbe compromettere le funzionalità dell’auto. Nissan va perfino oltre, attribuendo all’utente la responsabilità di informare gli altri sulla informativa sulla privacy della propria auto.

Questo marcato disagio affrontato dai consumatori in fatto di smart car ha spinto la senatrice Elizabeth Warren ad agire in prima persona. Nel novembre 2022 ha deciso di affrontare questa crescente preoccupazione, sottolineando l’urgente necessità di prendere provvedimenti appropriati. 

In una lettera di sei pagine ai massimi esponenti dell’antitrust negli Stati Uniti, Lina Khan, presidente della Federal Trade Commission, e Jonathan Kanter, capo della divisione antitrust del Dipartimento di Giustizia, ha espresso profondo disagio per la crescente concorrenza e per le questioni relative alla protezione dei consumatori di veicoli smart.

Il Surveillance Technology Oversight Project (STOP) ha fatto un ulteriore passo avanti con il suo rapporto intitolato “Intercettazioni telefoniche su ruote”, in cui ha sottolineato: 

“Le auto moderne raccolgono un’enorme quantità di dati, archiviati a tempo indeterminato a bordo del veicolo e nel cloud. I dati tracciano non solo l’auto, ma anche i suoi occupanti: registrano la cronologia delle posizioni, i contenuti del telefono (contatti, email, SMS, tweet, feed dei social media), le registrazioni vocali, il peso e altri dati biometrici. Tutto questo risulta davvero inquietante, anche perché i dati delle auto vengono spesso raccolti a vantaggio dei produttori e non dei conducenti.”

“Le nostre informazioni contribuiscono ad alimentare un’industria da miliardi di dollari incentrata sui servizi in abbonamento e sulla vendita dei dati dei conducenti a terze parti, comprese le forze dell’ordine. Molte auto in circolazione alimentano questo settore: 84 milioni di auto connesse hanno trasmesso dati a produttori e altre aziende negli Stati Uniti solo nel 2021. Sebbene i conducenti possano rifiutare la raccolta di determinati dati, dire di “no” va spesso a discapito della sicurezza dei passeggeri: nessun dato, nessun servizio di emergenza su strada o strumenti di navigazione integrati”.

L’urgenza di agire è evidente. Si avverte chiaro il bisogno di una regolamentazione e di una supervisione più solide nel settore delle smart car. Linee guida più chiare e rigorose che possano disciplinare la raccolta, la condivisione e la rivendita dei dati risultano fondamentali per proteggere la privacy e la sicurezza dei proprietari di veicoli. Tuttavia, fino a quando queste misure normative non saranno del tutto definite, è importante che i consumatori adottino misure proattive per salvaguardare i propri dati. 

12 modi per proteggerti dal tentativo di spiarti da parte della tua auto

Una vigile consapevolezza delle informative sulla privacy e sull’uso di strumenti come Privacy4Cars rappresentano passi importanti nello sforzo di aggiungere un ulteriore livello di difesa contro la raccolta di dati ingiustificata. Ecco alcuni suggerimenti su come proteggersi dall’incessante raccolta di dati e dalla potenziale vendita delle tue informazioni personali da parte delle smart car:

1. Prendi in considerazione modelli più vecchi e non connessi

Un approccio forse un po’ spartano ma decisamente efficace per salvaguardare la tua privacy è quello di optare per un’auto usata più datata che non disponga di connettività internet e telecamere. In questo modo, è possibile ridurre significativamente i potenziali punti di raccolta dei dati e minimizzare il rischio di sorveglianza indesiderata.

2. Fai attenzione alle informazioni che condividi sui social media 

È importante essere consapevoli delle informazioni che si condivide, soprattutto sulle piattaforme di social media o quando si comunica con amici e familiari. Evita di divulgare sui social media dettagli sensibili sulla tua smart car, come la posizione o i programmi di viaggio, e cerca invece di optare per piattaforme di messaggistica con crittografia end-to-end come WhatsApp o Telegram.

3. Adotta soluzioni open source

Una tendenza emergente nell’industria automobilistica rispecchia la competizione tra i sistemi Android open-source e iOS closed-source nel regno degli smartphone. Cerca case automobilistiche che offrano opzioni open source, consentendo così agli utenti di avere un maggiore controllo sul sistema operativo della propria auto e, di conseguenza, sulla privacy dei dati.

4. Disabilita gli annunci pubblicitari personalizzati

Nel contratto di acquisto di un veicolo, rifiuta il consenso agli annunci pubblicitari personalizzati per impedire la condivisione delle informazioni personali ai fini del marketing mirato.

5. Rinuncia alla vendita di dati e alla pubblicità comportamentale

Approfitta delle opzioni di opt-out per limitare la condivisione dei tuoi dati personali e la pubblicità comportamentale cross-context.

6. Esegui un ripristino delle impostazioni di fabbrica

Prima di vendere o permutare la tua auto, assicurati di eseguire un ripristino delle impostazioni di fabbrica per cancellare tutti i dati personali e disconnettere tutte le app associate. Lo stesso vale per l’acquisto di un’auto usata: verifica che il precedente proprietario abbia rimosso il suo account connesso.

7. Rafforzare le misure di sicurezza

Implementa password efficaci e abilita l’autenticazione a due fattori per le app e i servizi collegati alla tua auto.

8. Presta attenzione ai dati

Concedi l’accesso ai tuoi dati solo a terze parti affidabili e limita la raccolta dei dati tramite app mobili utilizzando le impostazioni iOS o Android.

9. Disabilita la condivisione della posizione

Disattiva la condivisione della posizione sul tuo dispositivo mobile per limitare l’accesso alla tua posizione in tempo reale.

10. Fai una valutazione degli assistenti vocali

Se sei preoccupato per la raccolta dei dati, riconsidera l’utilizzo di assistenti vocali come Amazon Alexa, che possono raccogliere richieste vocali, indirizzi IP e informazioni di geolocalizzazione per scopi pubblicitari.

11. Mantieni aggiornato il software per una maggiore sicurezza

Aggiornare regolarmente il software della smart car rappresenta una misura fondamentale per rafforzare le tue difese sulla privacy. I produttori rilasciano spesso patch di sicurezza che risolvono le vulnerabilità. Rimanendo aggiornato, ti assicuri che il veicolo sia dotato delle più recenti protezioni contro potenziali intrusioni.

12. Utilizza una VPN incentrata sulla privacy per una maggiore sicurezza

Quando ti connetti all’hotspot Wi-Fi della tua auto, prendi in considerazione l’utilizzo di una VPN incentrata sulla privacy come ExpressVPN. Questa tecnologia crea un tunnel sicuro per i tuoi dati, proteggendoli da occhi indiscreti e aggiungendo un ulteriore livello di protezione, rendendo significativamente più difficile per qualsiasi potenziale malintenzionato intercettare le tue attività online.

Motivo di preoccupazione o necessità? Cosa ne pensi delle pratiche sulla privacy dei dati delle smart car?

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