Cos’è il NAT e come funziona

Privacy news
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Il NAT o Network Address Translation, nell’ambito delle reti informatiche, svolge un ruolo fondamentale nella gestione degli indirizzi IP all’interno delle reti locali e in Internet. Scopriamo più nel dettaglio cos’è il NAT, come funziona e perché è così importante nel contesto attuale delle reti informatiche.

Cos’è il NAT

Il NAT, acronimo di Network Address Translation, è una tecnologia utilizzata nelle reti informatiche per modificare le informazioni dell’indirizzo nella testata dei pacchetti IP mentre passano attraverso un dispositivo di rete come un router. Questo processo è fondamentale per la comunicazione tra reti che utilizzano indirizzi IP diversi, specialmente tra reti private e internet.

In sintesi, il NAT è un meccanismo fondamentale per gestire gli indirizzi IP nelle reti moderne, facilitando la comunicazione tra dispositivi con indirizzi IP diversi e contribuendo alla sicurezza e alla gestione efficiente degli indirizzi IP.

Come funziona e tipi di NAT

Prima di approfondire come funziona e quanti tipi di NAT ci sono, scopriamo alcuni aspetti chiave:

  1. Condivisione degli indirizzi IP: il NAT permette a più dispositivi in una rete locale (LAN) di condividere un singolo indirizzo IP pubblico. Questo è particolarmente utile dato che gli indirizzi IPv4 sono limitati e non possono assegnare un indirizzo unico a ogni dispositivo su Internet.
  2. Traduzione degli indirizzi: quando un dispositivo all’interno di una rete privata vuole comunicare con Internet, il suo indirizzo IP privato deve essere convertito in un indirizzo pubblico. Il NAT sul router o firewall effettua questa conversione. Il pacchetto in uscita dalla rete privata viene riscritto, sostituendo l’indirizzo IP privato del mittente con l’indirizzo IP pubblico del router.
  3. Gestione delle connessioni: quando un pacchetto arriva al router NAT da internet, il router deve determinare a quale dispositivo interno inoltrarlo. Utilizza una tabella NAT per tenere traccia delle sessioni e degli indirizzi IP interni, assegnando porte uniche per distinguere tra le diverse connessioni.
  4. Sicurezza e Privacy: il NAT fornisce un livello di sicurezza nascondendo gli indirizzi IP interni da internet. I dispositivi all’interno della rete non sono direttamente esposti a Internet, rendendo più difficile per chi esegue un attacco individuare e accedere direttamente a questi dispositivi.
  5. Configurazione: il NAT è configurato sui dispositivi di rete, come router o firewall, e richiede una gestione attenta per garantire che il traffico di rete sia indirizzato correttamente.
  6. Limitazioni: mentre il NAT aiuta a risolvere il problema della scarsità degli indirizzi IP e offre un certo grado di sicurezza, introduce anche complessità nella configurazione della rete e può causare problemi con alcune applicazioni che richiedono una comunicazione diretta end-to-end.

Tipi di NAT: statico e dinamico

La differenza principale tra NAT statico e NAT dinamico riguarda il modo in cui vengono assegnati e gestiti gli indirizzi IP pubblici. Ecco un confronto dettagliato tra i due:

NAT Statico

  1. Assegnazione degli indirizzi: nel NAT statico, c’è una mappatura uno-a-uno tra indirizzi IP interni (privati) e indirizzi IP esterni (pubblici). Ogni dispositivo all’interno di una rete LAN ha un indirizzo IP pubblico univoco corrispondente.
  2. Persistenza: questa mappatura è permanente o almeno stabile nel tempo, il che significa che un dispositivo specifico utilizzerà sempre lo stesso indirizzo IP pubblico quando accede a Internet.
  3. Uso tipico: il NAT statico è spesso utilizzato in scenari in cui è necessario che i dispositivi interni siano raggiungibili dall’esterno, come per i server web, i server di posta elettronica, o per consentire l’accesso remoto.
  4. Gestione delle risorse: poiché ogni dispositivo necessita di un proprio indirizzo IP pubblico, il NAT statico non è efficiente nell’utilizzo degli indirizzi IP pubblici, soprattutto con l’aumentare del numero di dispositivi nella rete.

NAT Dinamico

  1. Assegnazione degli indirizzi: nel NAT dinamico, gli indirizzi IP privati vengono mappati a un pool di indirizzi IP pubblici. Non c’è una corrispondenza fissa uno-a-uno, ma piuttosto una mappatura che può cambiare nel tempo.
  2. Persistenza: gli indirizzi IP pubblici sono assegnati dinamicamente ai dispositivi interni ogni volta che si connettono a Internet. Un dispositivo può utilizzare un indirizzo IP pubblico diverso in momenti diversi.
  3. Uso tipico: è utilizzato in reti in cui la comunicazione in entrata non è una priorità, come le reti domestiche o le piccole imprese, dove il numero di indirizzi pubblici disponibili è inferiore al numero di dispositivi che necessitano di accesso a Internet.
  4. Gestione delle risorse: il NAT dinamico consente un utilizzo più efficiente degli indirizzi IP pubblici, poiché gli indirizzi possono essere riutilizzati da dispositivi diversi in momenti diversi.

Entrambi i tipi di NAT forniscono un certo livello di sicurezza, ma il NAT statico può richiedere misure di sicurezza aggiuntive, poiché gli indirizzi IP dei dispositivi interni sono più prevedibili. Inoltre, il NAT statico può essere più complesso da configurare rispetto al NAT dinamico, poiché richiede la definizione esplicita delle mappature tra gli indirizzi IP interni ed esterni.

In sintesi, il NAT statico è utilizzato quando è necessaria una corrispondenza fissa e prevedibile tra indirizzi interni ed esterni, mentre il NAT dinamico è più adatto a scenari in cui la flessibilità e l’efficienza nell’uso degli indirizzi IP sono prioritari.

Cos’è il PAT

Il Port Address Translation (PAT), noto anche come NAT sovraccarico, è una specifica forma di Network Address Translation (NAT) utilizzata in reti informatiche. Mentre il NAT tradizionale associa un indirizzo IP pubblico a un indirizzo IP privato, il PAT va oltre, associando anche numeri di porta specifici. Questo metodo consente a più dispositivi all’interno di una rete locale (LAN) di condividere un singolo indirizzo IP pubblico.

Il funzionamento del PAT è abbastanza sofisticato: quando un dispositivo all’interno di una LAN invia dati a Internet, il PAT traduce l’indirizzo IP privato e la porta del dispositivo in un indirizzo IP pubblico e una porta unica. Questo processo è vitale per l’efficienza della rete, specialmente considerando il numero limitato di indirizzi IPv4 disponibili. Grazie al PAT, è possibile collegare migliaia di dispositivi a Internet utilizzando un solo indirizzo IP pubblico, ottimizzando l’uso delle risorse di rete.

Un’altra caratteristica importante del PAT è la sua capacità di aumentare la sicurezza della rete. Nascondendo gli indirizzi IP interni e le strutture di rete dall’esterno, il PAT aggiunge un livello di anonimato e protezione, rendendo più difficile per chi effettua un attacco identificare e accedere ai dispositivi all’interno della LAN.

In sintesi, il PAT è una tecnologia cruciale per la gestione degli indirizzi IP nelle reti moderne, che permette un utilizzo efficiente delle risorse di rete, fornendo al contempo un certo grado di sicurezza.

NAT e Sicurezza

Il NAT (Network Address Translation) contribuisce alla sicurezza della rete, ma non è di per sé una soluzione completa per la sicurezza. Ecco alcuni aspetti che illustrano come il NAT influisce sulla sicurezza della rete:

  1. Sicurezza degli indirizzi IP interni: il NAT nasconde gli indirizzi IP interni della rete, mostrando all’esterno solo l’indirizzo IP del router. Questo rende più difficile per gli aggressori identificare e accedere direttamente ai dispositivi all’interno della rete.
  2. Riduzione dell’esposizione diretta: poiché i dispositivi interni non hanno indirizzi IP pubblici, sono meno esposti ad attacchi diretti da Internet.
  3. Controllo delle connessioni in entrata: il NAT può impedire le connessioni in entrata non richieste, dato che non esiste una mappatura diretta e permanente tra gli indirizzi IP interni e quelli esterni.

Bisogna tener conto però che il NAT non sostituisce un firewall. Un firewall esamina e filtra attivamente il traffico basandosi su regole di sicurezza specifiche, mentre il NAT si limita a modificare gli indirizzi IP dei pacchetti. Una configurazione errata del NAT può lasciare aperte vulnerabilità, specialmente nel caso di NAT statico dove i dispositivi sono esposti a Internet. Ed infine, il NAT può interferire con protocolli e applicazioni che necessitano di comunicazione end-to-end o che utilizzano l’indirizzo IP per il controllo di sessione, come alcuni giochi online, sistemi di teleconferenza, e protocolli VoIP.

Il NAT fornisce un certo livello di sicurezza “per progettazione”, grazie alla sicurezza degli indirizzi e al controllo sulle connessioni in entrata, ma non dovrebbe essere considerato una misura di sicurezza completa. È importante integrare il NAT con altre pratiche di sicurezza, come l’uso di firewall, una VPN, sistemi di rilevazione e prevenzione delle intrusioni, e politiche di sicurezza solide, per garantire una protezione efficace della rete.

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Stefania scrive di tecnologia, sicurezza informatica e nel tempo libero parla di libri, Lego e biciclette.